Il 21 settembre 2010 si è discusso il bilancio interno della Camera. Con mio ordine del giorno ho chiesto che l'Uffcio di Presidenza provvedesse all'abolizione del vitalizio dei parlamentari, ovviamente anche a agli ex-parlamentari che attualmente lo percepiscono. L'Ufficio di Presidenza aveva chiesto il ritiro dello stesso.
PRESIDENTE: Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest'ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.
abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l'idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant'anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C'è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all'ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l'INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell'arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio
Per questo motivo, chiediamo che
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).
Commenti
Insomma non c'è più ponderazione nel parlare, non c'è più rispetto della persona, umiltà nell'accettare le critiche e ancor meno superiorità nel non rispondere alle offese.
Dove vorrei arrivare?
Se il sentimento di giustizia ed equità che vi ha portato a produrre una richiesta così forte in parlamento, perchè non vi impegnate a ricercare persone con il medesimo spirito, senza distinzione di partito, per poter creare un movimento credibile? Distinguetevi dalla solita massa.
La prego di leggere queste parole con un animo tranquillo perchè non sono assolutamente dedite ad una diretta critica verso la vostra persona. Ho scritto tutto ciò a lei solo perchè mi è capitata la notizia cui mi indirizzava nel vostro sito.
Cordiali Saluti
è vero che è difficile che ci sia una livello di autocoscienza tale da togliersi i privilegi. Mi piace però ricordare che nella precedente legislatura, quando eravamo maggioranza, ottenemmo il blocco ell'automatismo delle indennità e tutta la maggioranza lo votò.
Quanto all'idea della politica fatta dopo il lavoro, può andar bene per chi fa il consigliere comunale o provinciale ma non per parlamentari o consiglieri regionali. Altrimenti la poltica diventerebbe appannaggio solo dei ricchi. Altro è, ed io sarei favorevole, che prima di fare politica uno deve aver dimostrato ciò chevale nella società civile.
Cordialmente.
Antonio Borghesi
Anche in caso di mancato riscontro, mi basta già che quel post sia in Rete.
Ossequi
Marco Valerio Principato
Roma
Anche in caso di mancato riscontro, mi basta già che quel post sia in Rete.
Ossequi
Marco Valerio Principato
Roma
-Cimadoro, assente per malattia
-Leoluca Orlando, assente perché in missione
Rappresentanti IdV:
EUROPA 5
SENATO 12
CAMERA 24
I deputati dell'IdV al Senato sono 24. E' evidente che se i voti sono stati 22, anche qualcuno dell'IdV ha votato contro o si è astenuto.
Queste sono decisioni che devono essere prese da NOI cittadini e non dagli interessati. Quindi, sono per un REFERENDUM POPOLARE o per una RACCOLTA FIRME.
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